sabato 10 maggio 2008

Puglia >> Calabria Solo Ritorno (e meno male !)


Ne volete sapere un'altra ?
Un'altra che dipinge il nostro Paese sempre più come un'Italietta, piccola piccola ?
E allora lascio la parola, anzi, la tastiera, al mio amico Pierluigi, che ha qualcosa da dire a proposito di un viaggio Lecce-Rogliano, di ritorno da un raduno degli scout.
Divertitevi...
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"La mafia in Calabria non esiste… come non esiste la sfortuna che ci ha accompagnati… mettetevi comodi, leggete… e poi ditemi cosa ne pensate.
In questa pagina vi racconto il viaggio di ritorno di 3 calabresi che un giorno decisero di andare a fare il Cfm (raduno di scout, ndF) in Puglia: Michele, Piero, Francesco.
Finito il campo, lacrime, baci e abbracci. L’allegra combriccola formata da noi 3 calabresi più Federica, Caterina, Paola, Maria Pia, Flavia, Sergio e Davide si dirige alla stazione di Campi; in particolare Piero (l'autore, ndF), Antonio e Michele essendo oltremodo ignari di quello che li aspettava.
Innanzitutto c’è da precisare che tutto il viaggio sarebbe stato all’insegna dell’allegria e della spensieratezza !
Beh, bugia colossale: appena ci siamo divisi siamo subito stati assaliti dal magone… Sembrava di andare ad un funerale !
Giunti alla stazione di Campi ci viene detto che il treno viaggia con un pò di RITARDO (20 minuti, ma sono bazzecole per le nostre latitudini... in Olanda ci sarebbe stato l'intero rimborso del biglietto per un COLOSSALE ritardo del genere, ma da noi... noi crediamo ancora di non avere bisogno della civiltà !).
Prendiamo il treno, e a Lecce saliamo al volo sulla coincidenza per Bari. A Brindisi lasciamo le nostre compagne di viaggio che proseguono per Bari. Saliamo sul treno per Bari e siamo già a tre mezzi cambiati in nemmeno 50 km… cominciamo alla grande !!!!!
Facciamo un altro biglietto a Taranto, dove lasciamo Davide, accolto in stazione dalla moglie e dalle figliolette gemelle (e mi verrebbe da pensare alla scena in cui il soldato italiano torna dalla campagna di Russia e viene accolto dalla famiglia alla stazione... ma nella nostra storia quel "soldato" era andato soltanto a Lecce...), e Sergio, che solo soletto deve raggiungere Eboli (dove anche Fastweb pare si sia fermata).
Restiamo in 3; prendiamo un treno che dovrebbe portarci a Sibari…
Attenti ora, perché comincia la festa ! Il capo treno ci dice che a Metaponto bisogna scendere e prendere un pullman che porta direttamente e Sibari. Pensiamo: ”che seccatura il fatto di dover scendere e risistemare gli zaini !”. Come da programma si scende a Metaponto, ma subito notiamo di essere troppi per entrare nei due pullman messi a disposizione da Trenitalia.
Dopo una mezz’ora di discussione a terra per decidere se sia il caso di chiamare un altro pullman o meno, si azzardano ipotesi di natura fantasiosa sull’esito del nostro viaggio !
Addirittura, un impiegato delle ferrovie se ne esce con la seguente sparata: ”gli scout li facciamo mettere sul tetto”.
Allora noi cerchiamo di sorridere, cerchiamo di stare calmi mentre il sangue bussa insistentemente al portone del cervello e gonfia quella grossa vena che ci attraversa la fronte.
Oltretutto, come dimenticare che l'odore fisico nostro, quello umano, comincia ad assomigliare a quello di una carogna ?
Intanto il tempo passa e tutti si rendono conto che la coincidenza delle 17.10 da Sibari è già un miraggio. Ci infiliamo nei due pullman, con gente a terra, bivacchi nello stretto corridoio, e altre scene irripetibili: mancava solo che passasse la protezione civile a distribuire acqua e coperte !
Ma dire che questo benedetto pullman era in cattive condizioni è un eufemismo !
Comincia a piovere dentro al pullman, i cui finestrini sono praticamente inesistenti.
Scoppia una lite tra due signore: una vuole che si spenga l’aria condizionata perché sente freddo, l’altra invece dice di averne bisogno perché soffre di pressione bassa e di mal d’auto.
Partono subito le scommesse in un piccolo punto Snai allestito per l’occasione nella toilette del pullman, con lo scopo di guadagnarci dei soldi, almeno qualche spicciolo, da tutto questo.
Ma la signora che vuole il condizionatore spento ha l’appoggio del pubblico: maggioranza bulgara, mi dispiace per la correttezza delle scommesse... ma i soldi non saranno restituiti !
L’autista viene costretto a spegnere l’aria condizionata. Quando sembra tornata la quiete, la signora sconfitta ha la pessima idea di affermare: ”meno male che almeno le valige sono a posto”. Nemmeno il tempo di chiudere la bocca: pem !!!
Vola una valigia dal bagagliaio, di proprietà di un ragazzo che poi abbiamo scoperto essere uno scout del Taranto 5 (Davide, lo vedi che i corvi neri colpiscono anche dopo esser stati sciolti ??).
Scende l’autista, recupera la valigia e ci rimettiamo in viaggio.
Pensate sia finita quì ? Vi sbagliate di grosso…
Il pullman si ferma e vediamo che il capo treno, il quale ovviamente viaggia con noi, scende dal pullman in puro stile da centometrista…
Lo vediamo correre in mezzo alla strada per recuperare uno dei due tergicristalli che, nel frattempo, forse bisognoso di attenzione, aveva pensato bene di smontarsi e di cedere...
Spettacolo !!
Arriviamo a Sibari alle 17.40 anziché alle 16.30 come da orario (dettagli, puri e semplici dettagli...).
Là troviamo fortunatamente un treno per Cosenza, alle 18.00, e lo prendiamo. Decidiamo di riposare un po il cervelo e rifocillarci col sacchetto che i capi dello staff ci hanno amorevolmente dato prima di partire. In tutto, due panini al tonno e manzo e una mela (che nel frattempo era diventato succo di mela, per via degli urti e dello sballottamento).
Comunque a Castiglione Cosentino perdiamo un altro pezzo della compagnia: Antonio scende e prende un treno per Paola, dove dovrà aspettare un quarto d’ora per prenderne un altro fino a Reggio Calabria.
Noi nel frattempo giungiamo a Cosenza.
La figura del papà di Michele si staglia in lontananza. Io mi inginocchio e gli bacio la mano come si fa col papa.
Non è un miracolo, ma ci siamo quasi, dato che siamo arrivati…
Ora manca solo il viaggio fino a Rogliano, fino a quella vasca da bagno e quel letto che desidero più di ogni altra cosa al mondo. Sistemiamo gli zaini e ci infiliamo in macchina.
Ma... BRR BRR BRR, e la macchina non parte !
Spettacolo al quadrato...
Spingiamo e la macchina riparte. Intanto la sfortuna non risparmia nemmeno Antonio, che a Paola scopre che il suo treno viaggia con 50 minuti di ritardo ed ha anche entrambi i telefonini scarichi. Arrivati a S. Stefano di Rogliano ci fermiamo dall’elettrauto.
Con la testa grande come un pallone sonda, le uniche cose che sento uscire dalla bocca dell’uomo in tuta blu e gialla sono: ”Mi devi lasciare la macchina, devo cambiare la batteria”.
E come siamo tornati ? È la domanda che un po tutti vi starete ponendo, credo…
Risposta semplice: l’elettrauto ci da un passaggio ! Quindi, vai a togliere di nuovo gli zaini e risistemali nel bagagliaio dell’auto dell’elettrauto !!
Arrivo a casa mia alle 20.07.
Campi-Rogliano in 8 ore e 7 minuti: mi sembra accettabile !!!
Peccato che con lo stesso tempo, in aereo, se partissi da Lamezia Terme, arriverei a Toronto, in Canada !!
Certe cose ci accadono forse perché siamo stati prescelti.
Scusate, ma mi viene naturale dire: che culo !!!

E ora, ricapitoliamo i vari cambi e le varie disgrazie del pomeriggio del secolo:

Campi-Lecce > treno ferrovie Sud Est
Lecce-Brindisi > treno Trenitalia
Brindisi-Taranto > treno Trenitalia
Taranto-Metaponto > treno Trenitalia
Metaponto-Sibari > Pullman
Sibari-Cosenza > treno Trenitalia
Cosenza-S.Stefano > macchina papà di Michele
S.Stefano-Rogliano > macchina dell’elettrauto


Ora, giusto per completezza, metterò i numeri ad ogni avvenimento, cosi vi renderete conto di quante ne abbiamo dovute passare:

1) Ritardo treno ferrovie Sud Est (20 Minuti)
2) Scendere a Metaponto e prendere il pullman
3) Non bastano i posti sui pullman
4) Lite sul pullman
5) Piove nel pullman
6) Perdiamo una valigia
7) Perdiamo un tergicristallo
8) Perdiamo la coincidenza delle 17.10
9) Treno di Antonio per Reggio con 50 minuti di ritardo
10) Entrambi i cell di Antonio scarichi
11) Non parte la macchina
12) Dobbiamo lasciare la macchina dall’elettrauto

Grazie per l’attenzione...

A Presto !

Un abbraccio,
Pierluigi"

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao.....ho letto questo "breve episodio"...
purtroppo queste cose accadono di frequente....infatti c'è da dire che qui in calabria le linee ferroviarie non sono organizzate per niente.....una semplice corsa di un ora,diveta la corsa di un secolo....come quella per cosenza da cirò......infinita e anch'essa a volte con miriadi di episodi di questo genere....purtroppo siamo solo noi qui ad avere qesti disagi......spero tanto che tutto cio si risolvi al più presto,perchè non ne possiamo più di essere sempre gli ultimi della lista in italia.......pero anche che qualcuno ci ascolta e che in brevissio tempo cambieranno molte cose....perchè nel disagio e nello "schifo"ci stiamo vivendo gia abbastanza....ciao pierluigi....alla prossima avventura :-)